19 maggio 2014

Impiantare un nuovo vigneto con viti a spalliera 


Impiantere un nuovo vigneto con viti a spalliera 


Negli scorsi post abbiamo trattato l' impianto di un nuovo vigneto spendendo 
il meno possibile, facendo crescere i ceppi ad alberello anziche' a spalliera a 
cordone speronato come fanno tutti i produttori moderni. Quindi risparmiando sullo 
scasso del terreno, sui paletti e su impianti d' irrigazione.

Partendo dal presupposto che non e' necessario investire tanto, in quanto e'
un ettaro a conduzione personale, per iniziare bisogna avere passione.

Il primo lavoro da fare e' la scelta del terreno, la direzione dei filari, ed uno scasso
profondo, un aratura pesante a circa un metro di profondita' (serve meno profonda
per un piccolo vigneto).
Successivamente una fresatura, megli se dopo l' inverno, per spianare e frantumare
i cumuli di terra e le zolle. Sarebbe cosa giusta chiedere anche a un agronomo
un analisi del terreno ed un eventuale correzione.

Prenotare le barbatelle con un anno d' anticipo, e continuare con la concimatura
abbondante, la scelta migliore e' letame di pecora o mucca.

Fresare di nuovo il terreno, e' indispensabile disturbare la crescita delle erbacce
nel nostro vigneto in quanto certe erbe disturbano le viti o danno cattivo sapore al vino

Paletti e spalliere: c' e' chi usa paletti in legno e chi paletti in ferro... in Sardegna
sono molto usati i paletti in cemento. I pali in cemento si rovinano facilmente in
casi di vendemmia meccanica ma con la vendemmia manuale durano per sempre...
E' possibile recuperare i paletti dai vigneti espiantati gli anni scorsi. I paletti alti 1,80
si piantano almeno 50 cm. nel suolo.
la messa a dimora dei paletti riesce meglio se fatta d' estate, quando il terreno e'
asciutto e comprimere la terra diventa un lavoro un po' pesante, ma che
dura per sempre...



I paletti possono essere messi prima o dopo delle barbatelle, per mettere queste
bisogna praticare un foro con una palina a 30 cm di profondita', ed inserirla
possibilmente con la radice lunga, senza potarla, e con una bella vanga di letame
stagionato e terra. Noi del blog consigliamo di impiantare in Sardegna viticci
autoctoni che necessitino di poca cura, che non necessitino di innesti, per non
dover interferire con la crescira e produzione della pianta, come il monica,
il bovale, il cannonau e il vermentino, c' e' poi quella qualita' chiamata ''produzione
diretta'' che non necessita di trattamenti, uva dalla buccia dura che
diventa impegnativa anche per i corvi!
Poi ovviamente i comuni e le regioni vociferano e leggiferano su quali viticci piantare,
nel vostro vigneto, io gli risponderei che se la vigna la coltivo per me,
decido io cosa mangiare, cosa coltivare e come investire il mio tempo e i miei soldi,
perche' alla fine la liberta' si riduce a questo!













Tag: impiantare un nuovo vigneto, vigneto, vite, vino, cannonau, bovale, vermentino,

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