La Vittoria della Natura sulle leggi UE
La vittoria della Natura sulle leggi UE
Salve a tutti, nel post "Il vino e la Sardegna" di venerdì 27 luglio
abbiamo raccontato "dell' introduzione del sistema delle
quote per possedere o impiantare i vigneti," "le erogazioni di contributi
dall' unione europea per l' estirpazione dei vigneti" e dei "17000 ettari
di vigneti che si persero in tutta l' isola".
Oggi vorremo raccontare del trionfo della natura, che triofa sui soldi,
sull' assistenzialismo, sulle perversioni politiche.
Ecco a voi le foto di un vigneto estirpato 20 anni fa secondo quelle leggi
che in questi anni ha ricominciato a produrre in modo selvatico,
ma col prodigio quasi soprannaturale che tutti i ceppi sono rimasti vivi.
Nella foto vediamo rossi acini in maturazione e altri maturi e già passiti.
L' erva secca intorno e' completamente selvatica e naturale, su una porzione
di terreno che non viene lavorata da anni.
Pensavo che i ceppi fossero americani, ma la forma della foglie e' diversa:
la foglia della vite americana è molto piu' delicata ed il grappolo ha meno acini.
Il portamento non e' del tutto strisciante, e non e' eretto.
Vedete la quantita' e la densita' dei grappoli, piccoli e molti, forse
per il fatto che non e' stato potato il viticcio.
Queste sono le dimensioni medie degli acini, molto piu' piccoli delle mie mani,
negli acini maturi la polpa e' dolcissima, la buccia e' coperta da una cera azzurrina
chiarissima, di colore rosso scuro, nero, molto colorante (antociani), ha un
tocco di tannini che asciugano la lingua almeno per un attimo.
Pecato che questi grappoli selvatici non bastino a produrre 50 l di vino,
sarebbe proprio un bello studio, anche per una tesi botanica o agraria.
Nel prossimo articolo sapro' dirvi di che viticcio si tratta e se il vigneto
e' molto antico.
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